Pagine

sabato 30 marzo 2013

Assicurazione sanitaria

In Canada i suoi abitanti godono dell'accesso universale all'assistenza sanitaria gratuita così come facciamo noi italiani nel nostro Paese.

Diversamente da noi però, ne usufruiscono soltanto chi ha la residenza sul suolo canadese.
Ciò implica che se si è in Canada senza essere residenti (ad esempio per vacanza o nel periodo in attesa della residenza) non si è coperti dall'assistenza gratuita.
Una situazione quindi potenzialmente fastidiosa o addirittura pericolosa (in termini sia di salute sia finanziariamente) che può però essere prevenuta stipulando un'assicurazione sanitaria privata -seppur facoltativa- prima della partenza che duri per tutto il periodo di soggiorno (consigliata anche dal nostro Ministero degli Affari Esteri).
Tenete ben presente che i costi legati anche ad una semplice distorsione ad una caviglia possono facilmente raggiungere qualche migliaio di euro tenendo conto che tutte le spese dovranno essere pagate (visita medica, esami diagnostici, terapia, degenza etc...).
Analogo discorso vale per l'assistenza odontoiatrica non coperta dal Sistema sanitario canadese.

Quale assicurazione scegliere, quindi?

Non è possibile per noi entrare nel merito delle diverse assicurazioni, ma sicuramente possiamo consigliarvi di consultarne diverse, con un largo anticipo, di farsi fare più di un preventivo, di visitare agenzie sul territorio e online, di verificare eventuali franchigie ed esclusioni
Infine, scegliere un massimale adeguato: probabilmente un massimo di spesa di CAN$10.000 per un soggiorno di 30 giorni potrebbe rivelarsi non sufficiente (CAN$300 al giorno di ricovero potrebbero coprire soltanto la degenza giornaliera).

Attenzione, quindi, a scegliere il pacchetto che in termini di costi/benefici, sia il più adeguato alle vostre esigenze.

giovedì 28 marzo 2013

Immigrare in Canada - Parte 1 -


Il Canada è una terra che offre molto, ma richiede altrettanto.

In termini di correttezza, di pazienza, di documentazione, di disponibilità, di tempo e di soldi.

Tutto questo risulta già evidente quando iniziamo a sfogliare la legislazione in merito al processo di immigrazione.

Questa parola talvolta mette molta paura e ansia, come rappresentasse un viaggio di sola andata verso l'ignoto o qualcosa da cui non poter tornare indietro.


Beh, se sicuramente qualcosa rimarrà sicuramente dietro di noi (come, d'altra parte, ogni qualvolta facciamo  una qualsiasi scelta), potremmo sempre tornare sui nostri passi se l'esplorazione non andasse a buon fine.

Immigrare qui significa "soltanto" produrre quella documentazione richiesta per chi sceglie di passare del tempo in Canada volendo lavorare a tempo indeterminato.

Ecco quindi che non sarà sufficiente il Visto per studio nè quello per un lavoro a tempo determinato e neppure entrare come visitor.

Se scegliamo di andare a lavorare in Canada per un tempo maggiore di qualche mese, è necessario compilare la domanda di immigration.

Ci sono ben 9 classi tra le quali fare domanda di immigrazione ma, nonostante ciò, il processo può rivelarsi un'esperienza molto faticosa, frustrante, lunga e costosa.


Ma quale sfida per qualcosa di grande non lo è?

martedì 26 marzo 2013

Lavorare come infermiere in Canada -Parte 2-

Nel precedente post abbiamo parlato delle diverse tipologie di infermiere.

Cerchiamo quindi di capirne un po' di più.

1. Registered Nurse (RN).  

L'infermiere come lo conosciamo noi in Italia: ha frequentato un corso universitario (o, fino a qualche anno fa, una scuola secondaria/collegio) e ha superato un esame di abilitazione. Lavora con individui, famiglie e comunità in ospedali, abitazioni private, scuole, fabbriche, case di riposo. Benché sia il Governo Centrale ad essere responsabile della Sanità, la regolamentazione è a livello locale (Regionale/Provinciale).

2. Licensed Practical Nurse (LPN) in Canada / Licenced Vocational Nurse (LVN) in U.S.A. 

Una figura di infermiere "mini" che ha frequentato un corso di diploma di 2 anni. Si occupa di persone malate, ferite, convalescenti ma sempre sottoposto al controllo/direzione di un infermiere o di un medico e può occuparsi soltanto di pazienti a bassa complessità assistenziale.

3. Nurse Practitioner (NP). 

Un "super" infermiere che ha completato un corso post laurea (Master o dottorato) e ha superato con successo uno specifico esame di abilitazione.
Ad un NP è data la possibilità di raccogliere l'anamnesi, chiedere e interpretare alcuni esami o test diagnostici (es: RX), compilare alcune prescrizioni farmaceutiche, stabilire le ammissioni e le dimissioni, diagnosticare e trattare alcune malattie (es: il diabete).
È quindi un infermiere che ha acquisito alcune abilità e competenze avanzate che lo rendono esperto in alcuni campi (oncologia, pediatria, malattie acute o croniche etc.) nonché lo abilitano ad effettuare alcune pratiche più pertinenti (almeno in Italia) alla sfera di competenze mediche piuttosto che infermieristiche.

4. Registered Psichyatric Nurse (RPN)

L'infermiere che si occupa di salute mentale. Un tempo anche in Italia formato come infermiere psichiatrico, questa figura è ancora presente in Canada.
Nelle 4 Regioni occidentali questa risulta una figura distinta dal RN: ciò significa che ci saranno offerte di lavoro specifiche per i RPN.
 
Riassumendo, possiamo vedere che il RN è la figura che più si avvicina al ruolo dell'infermiere in Italia, mentre il NP potrebbe essere simile alla nostra infermiera che ha conseguito un Master in area clinica (non pare esserci equivalenti per la nostra Laurea Specialistica).

Quindi, basta fare domanda di lavoro con la laurea italiana per lavorare come infermiere in Canada?
No, purtroppo.
La laurea italiana NON è automaticamente riconosciuta: significa cioè che dovremmo sottoporla ad un processo di valutazione a cura del Collegio degli infermieri della Provincia scelta.

sabato 23 marzo 2013

Lavorare come infermiere in Canada -Parte 1-


Questo nostro piccolo blog vuole essere un modo per condividere la nostra esperienza con altri che vogliano fare lo stesso percorso.
In particolare, ma non esclusivamente, vuole essere un riferimento per le/gli infermiere/i (e qui l'inglese si dimostra subito gender correct: nurse per entrambi i generi; noi ne utilizzeremo soltanto uno a volta alternando tra il maschile e il femminile).

Ma perché proprio l'infermiera?
Semplice, uno di noi due è infermiere e, fortunatamente, questo sembra essere fra i lavori così tanto richiesti che il Canada non riesce a soddisfare la richiesta con la manodopera interna.

Ecco così che si potrebbero aprire le porte per il salto al di là dell'oceano.

Ma quali sono i requisiti per poter lavorare come infermiere in Canada?

È bene ricordare che il Canada è una confederazione di Province e di Territori, quindi, benché vi sia il Governo centrale nella capitale (Ottawa), spesso sono le leggi provinciali a dettare le norme anche in tema di lavoro.

Ecco quindi che, oltre all'avere un'idea generale sulla formazione dell'infermiere, è necessario scegliere precedentemente un posto in cui si desidererebbe abitare e attenersi al loro Ordine Provinciale (analogo al nostro IPASVI provinciale) per comprendere quali siano i requisiti richiesti.

In generale per esercitare la professione in Canada:
  • È richiesto un Bachelor Degree / Bachelorof Science in Nursing (la nostra laurea) benché in alcune Province (come il Quebec) sia sufficiente avere terminato il college (il nostro diploma);
  • È necessario appartenere ad una delle 4 tipologie di infermieri: 
  1. Registered Nurse (RN)
  2. Licensed Practical Nurse (LPN) o Licensed Vocational Nurse (LVN) o Registered Practical Nurse (RPN)
  3. Nurse Practitioner (NP)
  4. Registered Psichyatric Nurse (RPN) 
  • È necessario ottenere tutti i requisiti provinciali (di titolo, lingua, conformità, esami teorici e pratici)
  • È richiesta una quota annuale di iscrizione all'Ordine. 
Prima di addentrarsi sulle differenze delle varie tipologie è doveroso evidenziare che la licenza ottenuta in una Provincia non permette di esercitare in altre Province.
Da qui il nostro consiglio di scegliere attentamente il posto in cui lavorare, nonché notare che le precedente regole si riferiscono ad una formazione effettuata in territorio Canadese: per un laureato oltreoceano (come noi) si applicano ulteriori regole che vedremo nei prossimi posts.


Note:
Con l'unica eccezione dell'Ontario, i RN e i RPN sono regolati da Collegi distinti.
Nelle Province occidentali i RPN sono regolati da Collegi distinti.
L'Alberta richiede annualmente di possedere alcuni requisiti per poter esercitare come infermiere.

venerdì 22 marzo 2013

Canada, please to meet you



Destinazione Canada, dunque.

Ma dove, come, cosa è il Canada?

Devo dire che la conoscenza di questo Paese si limita(va) grossolanamente a:
1. È ampio, molto.
2. Ci sono orsi, balene, alci, persone e ancora alci.
3. Parlano francese (!) e anche inglese.
4. La neve, tanta. E anche il ghiaccio, molto.

Beh, come vedete si può sognare anche di posti che appena immaginiamo.

Poi, però, quando il gioco si fa serio, dobbiamo saperne un po' di più e non soltanto per "cultura personale" ma anche perché l'eventuale domanda di immigrazione dipenderà molto dalla legislazione della Provincia in cui faremo domanda.
Il Canada è uno stato federale con 10 province (British Columbia, Alberta, Saskatchewan, Manitoba, Ontario, Quebec, Nova Scotia, New Brunswick, Newfoundland and Labrador, Prince Edward Island, e 3 territori (Yukon, Northwest Territories, Nunavut), è il secondo Paese più esteso al mondo (dopo la Russia) ma ha soltanto 35 milioni di abitanti.

Le lingue ufficiali sono 2: inglese (nella maggior parte delle Province e dei Territori)  e francese (in New Brunswick e in Quebec); a livello legislativo è una repubblica parlamentare e una monarchia costituzionale (con a capo la Regina Elisabetta II di Inghilterra).

Economicamente il Canada è al 24° posto per PIL (Italia: 45°), al 6° posto per indice di sviluppo umano (italia: 24°), all'82° con un tasso di disoccupazione del 7.3% (Italia 109°, 10.7%).

Le premesse sembrano quindi essere buone.

Mica vorremo rientrare in quel 7.3%, no?

martedì 19 marzo 2013

Lavoro in Canada - Live-in caregivers Program



Una delle possibilità che il Governo canadese mette a disposizione è il Live-in caregivers Programs (LCP).

Si tratta di lavoratori che possono assicurare una cura qualificata per bambini, anziani o persone con disabilità.
Il programma si riferisce esclusivamente ad un lavoro presso il domicilio della persona che dovrà essere assistita; si tratta, quindi, di un lavoro SIMILE* a:
babysitter / collaboratrice familiare (un tempo chiamata "badante" o "colf") /  ma anche figure sanitarie come O.S.S., infermieri pediatrici, operatori di primo soccorso.


Per poter fare domanda (in inglese: to apply) per questo programma, è necessario:

  • Avere un LMO positivo (vedi precedente post) e un contratto firmato da un datore di lavoro canadese;
  • Avere un titolo di studio equivalente alla scuola secondaria (in genere equivalente a 12 anni di studio);
  • Almeno 6 mesi di training full-time in educazione infantile, geriatria, infermieristica pediatrica o primo soccorso o 1 anno di lavoro full time (svolto negli ultimi 3 anni) come caregiver o simile (di cui almeno 6 mesi con lo stesso datore);
  • Buona conoscenza dell'inglese o del francese;
  • Un permesso di lavoro prima di entrare in Canada.
Buona fortuna!


* Naturalmente è bene ricordare che tutte le equipollenze sia di titolo di studio, sia di abilità professionali, sono esclusivamente di pertinenza degli uffici canadesi che riceveranno la nostra domanda, quindi, almeno che non sia specificato nella domanda stessa, l'aver conseguito un titolo in Italia NON garantisce automaticamente l'accesso a nessun programma federale fino a che non sia stato analizzato, valutato e approvato come equivalente agli standard canadesi.

sabato 16 marzo 2013

Lavorare in Canada con un lavoro temporaneo


Eccoci oggi a parlare di uno degli argomenti più richiesti e complessi da analizzare: come lavorare (legalmente) in Canada.
Dal sito del CIC dedicato al lavoro procederemo con ordine, cercando di comprendere quali siano le possibilità concrete.

Ogni anno più di 180.000 persone entrano in Canada per lavorare per un periodo limitato; la maggior parte di queste necessiteranno di un Visto di lavoro (Work Permit) per lavorare.

Alcuni lavori non necessitano di un Visto lavoro: in questa lista sono presenti, ad esempio: atleti, personale religioso, membri di equipaggio, esaminatori, giudici, artisti.

Se non rientrate in queste categorie (poche, per la verità), dovrete ottenere un visto di lavoro.

Vediamo come procedere nel caso cerchiate un lavoro temporaneo.

Per prima cosa dovrete informarvi sulle possibilità di lavoro: ogni anno il Canada conduce estese ricerche per evidenziare quali siano i lavori di cui non riesce a soddisfare la richiesta e che quindi richiedono un supporto di lavoratori esterni.

Quindi, è consigliato verificare qui l'andamento del proprio lavoro: basta inserire nel campo Occupation il proprio lavoro/mestiere (in inglese!): con un semplice indicatore da 1 a 3 stelle verrà segnalato la potenzialità di trovare l'occupazione desiderata.

Una volta verificato ciò, è necessario trovare un datore di lavoro disposto ad assumerci.

Questa risulta la parte più difficile da realizzare per una serie di motivi:

- Le comunicazioni (orali e scritte) sono quasi certamente in inglese (a meno che non troviate un datore di lavoro italiano);

- Il CV è in inglese;

- Alcuni lavori richiedono una verifica preliminare dei propri titoli di studio e/o di lavoro;

- Alcuni datori di lavoro devono dimostrare che nessun canadese può essere assunto per la stessa posizione.

In merito all'ultimo punto, cerchiamo di fare chiarezza: il Canada permette l'ingresso ai cittadini internazionali ma solo per coprire le mancanze lavorative del Paese. Sarebbe inutile, infatti, dare un permesso di lavoro per lavori che non sono disponibili o per lavori che, benché disponibili, possono avvalersi della disponibilità di manodopera locale.

Quindi, ad esempio, se volete fare il parrucchiere, dovrete prima accertarvi che l'andamento di questo lavoro sia positivo (vi sia mancanza di personale, shortage) e se il datore di lavoro (se siete dipendenti) debba o no dimostrare che necessita proprio di voi.

Il vostro (futuro) datore di lavoro dovrà ottenere un LMO positivo (Labour Market Opinion), cioè una conferma da parte dell'Agenzia che si occupa di Risorse Umane (HRSDC - Human Resources and Social Development Canada) che non vi siano alcun canadese o residente in Canada che può soddisfare quella domanda.

Fortunatamente il processo sarà completamente a carico del vostro datore di lavoro, nel senso che sarà lui a interfacciarsi con le varie agenzie governative che gli richiederanno la documentazione propria (e vostra) per poter valutare la domanda.

Alcuni lavori (sebbene pochi) non richiedono un LMO, rendendo il processo più veloce.

Ottenuto (se necessario) un LMO positivo, ogni futuro lavoratore deve soddisfare i requisiti per entrare e risiedere in Canada, poiché l'ottenere un permesso di lavoro non equivale ad ottenere il permesso di stare sul suolo Canadese oltre i 6 mesi da turista poiché un permesso di lavoro non sostituisce un permesso di immigrazione.

Come fare dunque?

Necessiteremo di un Visto di Residenza Temporanea, dopo il quale potremmo scaricare, compilare e spedire la nostra domanda .

Buona ricerca, dunque.



venerdì 15 marzo 2013

Ok studiare in Canada ma il lavoro?

Nel precedente post, abbiamo visto come sia obbligatorio ottenere un Visto di studio per frequentare un corso di studi della lunghezza maggiore di 6 mesi.
Alcuni di noi, di voi potrebbero pensare: "Ok, vorrei cercare un corso che mi possa interessare in modo da entrare in Canada come studente, ma come faccio a mantenermi tutti quei mesi?".

Risulta chiaro che la soluzione ottimale (direi meglio, l'unica) sarebbe poter lavorare ma ricordiamo che per lavorare legalmente in Canada è richiesto un Visto di lavoro.

I dubbi hanno cominciato ad assalirci....

Dovremmo quindi fare richiesta di un Visto di studio e successivamente uno di lavoro?
Sono compatibili tra di loro?
Quali sono i tempi? E i costi?

Proviamo a capirci qualcosa di più.

Con un visto di studio è possibile lavorare ma soltanto a certe condizioni dettate dal CIC che, nella maggior parte dei casi,  richiederà che si ottenga un permesso di lavoro come studente (Student Work Permit).

Dove potremmo lavorare, e per quanto, con il visto da studente?

- Dentro il Campus (College o Università).  Solo per studenti a tempo pieno (full time) che hanno già un permesso di studio. Vantaggio: non è richiesto uno Student Work Permit; svantaggio: posti limitati o addirittura assenti.

- Lavorare fuori dal Campus: Solo per iscritti a tempo pieno ad Istituzioni che hanno siglato un accordo con il CIC, con i Governi Provinciali o Locali (lista). È necessario ottenere un permesso di lavoro (può essere richiesto non prima di aver frequentato 6 mesi di studio negli ultimi 12 mesi) che limita il lavoro a 20 ore/settimana durante le lezioni, mentre durante le pause accademiche estive o invernali non pone limiti di orario (salvo quelli regolamentati dal mercato del lavoro).
Il visto di lavoro costa CAD150, circa €110 (€1 = CAD 1.35).
Nota: lo studio deve rimanere l'attività principale: se dedicherete più ore al lavoro o i vostri risultati scolastici/accademici dovessero peggiorare, il Visto di lavoro vi verrà ritirato (e ricordiamo ancora una volta che in Canada è vietato lavorare senza un permesso di lavoro).

Riassumendo: per studiare in Canada frequentando corsi che durano meno di 6 mesi non serve alcun visto studente ma se pensate di iscrivervi a corsi più lunghi è necessario un visto studente. Se, una volta studenti, volete lavorare, ecco che si aprono due strade: o lavorare nel campus senza visto, oppure cercare lavoro fuori del campus ma in quel caso sarà necessario ottenere un permesso di lavoro.

Buono studio, dunque!

giovedì 14 marzo 2013

Studiare in Canada


Studiare in Canada potrebbe rivelarsi un'ottima possibilità di formazione, unita all'indiscutibile vantaggio di acquisire competenze linguistiche nonché il garantirsi un più facile accesso ad un successivo percorso di immigrazione.

In generale, per studiare in Canada è richiesto un visto (Visa) a meno che: non vogliate seguire un corso della durata di meno di 6 mesi, non facciate parte delle Forze Armate o non siate accreditati dal Ministero degli Affari Esteri.

Il percorso e la documentazione richiesta è la seguente:
1. Dovrete essere accettati da un'istituzione Canadese (Scuola, College, Università);
2. Dovrete dimostrare di avere sufficienti fondi per pagare le tasse scolastiche, le spese giornaliere per il tempo che rimarrete in Canada, il costo di un eventuale rimpatrio;
3. Dovrete produrre un Certificato che attesti che non costituite un pericolo per il Canada (in genere fa fede il Casellario Giudiziale e i Carichi Pendenti);
4. Dovrete dimostrare di essere in buona salute e sottoporvi a visita medica, se richiesto;
5. Dovrete persuadere l'ufficiale dell'Immigrazione che lascerete il Canada una volta finito il periodo di studi.

Il permesso di studio in genere può essere rinnovato ma le procedure devono essere iniziate almeno 30 giorni prima che scada il precedente Visto.

Quindi studiare sembra una cosa piuttosto fattibile (dipende sostanzialmente dal fatto di possedere o meno i requisiti richiesti dalle singole Istituzioni).

E...il lavoro?
Si può lavorare con un visto di studio?
La risposta è ni.

Capiremo nel prossimo post cosa e come farlo rimanendo sempre nella legalità.


mercoledì 13 marzo 2013

Turista fai da te?



Da oggi cominciamo ad addentrarci un po' nella (complessa) legislazione canadese per comprendere se e come possiamo andare in Canada, per quanto tempo, a fare cosa.

Come già detto queste informazioni vogliono essere soltanto a scopo divulgativo per narrare le nostre vicende e per, se possibile, agevolare qualcuno di voi che voglia fare lo stesso percorso e non possa (o voglia) impegnare tutte le ore che i sottoscritti hanno passato a leggersi informazioni su siti, forum e blog (in inglese...).
Ma, ancora una volta, queste informazioni non sostituiscono i siti ufficiali che siete invitati a controllare anche per i possibili (direi probabili) aggiornamenti in materia legislativa.

Bene, cominciamo il nostro viaggio.

Sul sito ufficiale del CIC troviamo il collegamento in alto "VISIT" che apre un successivo menù.
(Da ora in poi se utilizzeremo sigle senza spiegarne il significato significa che sono già state precedentemente delucidate e/o sono presenti nella pagina dei link).
Sfogliando queste pagine viene spiegato che:

  • Poiché l'Italia non è in questa lista, non serve un visto per andare in Canada per "visit" (turismo) o "transit"  (in transito, di passaggio).
  • Per TURISMO: è sufficiente avere un passaporto con una validità residua di almeno 6 mesi, essere in buona salute, avere legami (lavoro, famiglia) in Italia per i quali dover tornare una volta terminato il soggiorno, essere convincenti con l'ufficiale dell'immigrazione che lasceremo il Paese dopo la nostra visita (biglietto aereo di andata e ritorno) e che disporremo di risorse economiche sufficienti per stare in Canada durante quei giorni.
  • Il limite stabilito per un soggiorno turistico sono 90 giorni
  • Il passaporto non necessita essere del tipo elettronico (come per gli Stati Uniti) a meno che non vogliate nello stesso periodo andare negli (o transitare dagli) U.S.A.
  • L'assicurazione sanitaria non è obbligatoria ma consigliata perché non sarete coperti in quanto non cittadini canadesi né residenti.
Ricordate che come turisti NON potete svolgere alcun lavoro e NON potrete frequentare corsi di studi della durata maggiore di 6 mesi (pensando, ad esempio, di uscire e rientrare come turisti ogni 90 giorni): per queste attività è richiesto un visto.

Riassumendo, per andare a visitare il Canada non serve molto di più di un passaporto valido.
Ma se pensate di studiare o lavorare, allora il gioco si fa molto più serio...

NOTA: gli esempi fatti sono relativi ad un cittadino italiano con residenza italiana.
Per tutti gli altri casi consultate le varie sezioni del sito.

martedì 12 marzo 2013

The cat is on the table

Dopo due mezze "ramanzine" non potevamo esimerci dall'affrontare la spinosa questione dell'inglese!

Lo so, per molti parlare di inglese significa: o riattivare quei 10 dormienti neuroni di quel-corso-di-inglese-fatto-in-musicassetta-nel-secolo-scorso oppure affidarsi all'inglese tipicamente maccheronico di ello du iu spic inglisc, mai neim is Carlo.

Beh, per quanto possa essere sufficiente per quel prossimo weekend a Vienna o per riempire quel modulo su internet per abbonarsi al sito di shopping, non sarà mai sufficiente per il Canada.

E non stiamo parlando neppure di lavorare o di vivere in Canada; siamo ancora alla fase di riempire moduli, chiedere chiarimenti, scrivere email(s), leggere siti web governativi.

Come capite non c'è nessuna speranza nepure di cominciare questo percorso (o uno simile in un altro Paese anglofono) senza conoscere l'inglese.

Ma quanto bene dovremmo sapere questa lingua?
Meglio dell'italiano medio (inteso sia come persona, sia come lingua) mi verrebbe da dire, ma diciamo che possiamo accontentarci di un po' meno. Ma soltanto un po'. Sicuramente dovremmo perlomento comprendere e parlare  bene (fluently), mentre per lo scritto possiamo essere un po' più indulgenti con i nostri errori.

Ecco allora le 10 regole per studiare l'inglese per chi sta pensando di emigrare (anche per qualche mese):

1. La lingua ha 4 caratteristiche: parlato, scritto, comprensione, produzione. Con le lievi sfumature di cui sopra, dovreste maneggiarle tutte bene.
2. L'inglese è parlato con molti accenti differenti. Esercitatevi con i "diversi inglese" del Canada, degli U.S.A., britannico, australiano.
3. Iniziate a utilizzarlo tutti i giorni, fin dalle piccole cose quotidiane: impostate lo smartphone, il computer, i programmi che vi sono più familiari in inglese (potrete sempre tornare indietro).
4. Concentratevi sulle vostre forze e debolezze: investite nei punti deboli ma non tralasciate gli altri.
5. Fissate uno scopo (superare un test? Acquisire un nuovo livello?) e un programma e seguitelo: meglio 15 minuti ogni giorno costanti che 2 ore settimanali in un unico giorno.
6. Raccogliete informazioni: amici, internet, riviste, università, biblioteca, lavoro.
7. Cominciate a vedere film e telefilm in lingua originale, con i sottotitoli (inglesi!). Magari iniziate da film che avete già visto. Molti DVD hanno la doppia lingua e i sottotitoli originali.
8. Internet, una miniera. Ci sono chat, forum, blog, siti per la grammatica, per la pronuncia, per poter parlare ed essere corretti da madrelingua. Ci sono video di lezioni on demand, in streaming e live-in, ci sono podcast di tutti i generi.
E molti sono gratuiti.
9. Privilegia l'ascolto e la ripetizioni di frasi sullo studio della grammatica. Per quanto strano possa sembrare, questa regola è ormai la prova che un apprendimento "passivo" sia molto più efficace (nelle fasi iniziali dell'acquisizione di una nuova lingua) di uno attivo basato sulle regole.
10. Divertiti, o cerca di farlo. Ci vorranno settimane o mesi di duro impegno. Cerca di farlo nel migliore dei modi o l'entusiasmo passerà prima ancora di preparare le valigie.

Bene, that's it!
Or not?





lunedì 11 marzo 2013

Ma è possibile lavorare in Canada?


La domanda: "Ma è possibile lavorare in Canada?" è una di quelle domande che abbiamo (io e la mia compagna) iniziato a farci appena abbiamo aperto i documenti richiesti dal CNO (vedi post precedente).

La successiva domanda è stata: "Ma siamo sicuri che davvero, al di là delle richieste, vogliano stranieri immigrati a lavorare da loro?"

Leggendo tutti i fogli, c'era una sorta di magia nera che facesse sì che quando ti sembrava di aver capito qualcosa, ecco che tutte le informazioni crollavano e dovevi ricominciare da capo.
Il punto principale era che, insieme alla parola job (lavoro) c'era un'altra che andava sempre di pari passo: Permanent Residency o Permanent resident Card (PR).

Come capirete, lo sconforto era davvero pesante.
Dopo poco abbiamo quindi cominciato ad intuire che, ancor prima di cercare di vedere quali fossero i requisiti per lavorare (io come come infermiere) in terra canadese, dovevamo davvero prenderci un po' di tempo per leggere un po' di informazioni ufficiali.

E qui, l'inglese e il sito del CIC ci sono venuti in aiuto.

P.S. Lo dico qui prima di dedicare un post all'argomento: pensare di lavorare in un Paese anglofono senza conoscere l'inglese è una pura follia. E questo, da italiani, dobbiamo mettercelo in testa. Quindi, fin da adesso, cominciate a rispolverare quello che sapete e apprenderne altro.
Perché mica penserete che questo piccolo Blog riesca a togliervi tutti i dubbi? ;-)

domenica 10 marzo 2013

Il ritorno


Come ogni viaggio che si rispetti, anche il nostro ebbe un inizio e una fine, con l'atterraggio del volo Air Transat in quel di Fiumicino, Roma, Italia.
Ma non fu come tornare da una vacanza qualsiasi, c'era qualcosa che ci era entrato dentro ma non sapevamo ancora cosa fosse.

Un'incertezza, un'ansia, una disaffezione sembrava essersi impadronita della nostra vita italiana, mentre con il corpo eravamo qua, la mente non faceva che tornare a quei luoghi dove sembrava che la mente respirasse un'aria più pura.
Certo, è stato soltanto una vacanza, dicevamo (e ci dicevano), ma questo volere razionalizzare non ha mai funzionato: le emozioni si erano già impossessate di noi.
Già a Toronto l'idea di poter in qualche modo continuare questa avventura, c'era già stata: il giorno prima di partire mi ero recato a chiedere informazioni sulla possibilità di esercitare come infermiere in Canada e al CNO (College of Nurses of Ontario), gentilissimi, mi avevano preso tutti i dati e poco dopo mi avevano consegnato un plico di fogli da riempire una volta tornato in Italia.

Adesso c'ero, in Italia.
Non rimaneva altro che, vocabolario alla mano, aprire quei fogli e capire cosa chiedessero per fare l'infermiere in Ontario.

sabato 9 marzo 2013

All'inizio fu un viaggio... Parte 2


Terminata la nostra visita nella città delle balene, ci siamo spinti verso Québec City che rappresenta la capitale della regione omonima.
La città si presenta piccola (500.000 abitanti circa) ed ha la funzione di capitale "rappresentativa", un po' come Ottawa per l'Ontario: senza dubbio ritmi vivibili, lenti e molto turistici.
Québec City
Il nostro viaggio volgeva alla fine, quindi abbiamo ripreso l'auto noleggiata e siamo tornati a Toronto per goderci altri 3 giorni nella "capitale" de facto.

Toronto, CN Tower

L'aereo ci avrebbe riportato di lì a poco in Italia.
Inutile dire che di questo viaggio esplorativo riportavamo nel nostro Belpaese un'infinità di nuove esperienze che avremmo voluto ulteriormente approfondire.
Unite a ciò, senza dubbio, alcuni aspetti di questa terra canadese che non potevano non colpirci:
1. La generale serenità che sembra albergare in chiunque. Intendiamoci, non ci siamo stati molto ma da quel che abbiamo potuto notare pare che, anche dopo una giornata di duro lavoro, le persone siano nel complesso soddisfatte. Questo è sicuramente un aspetto che dovrà essere approfondito...
2. La gentilezza, la disponibilità e la cortesia. Dall'inserviente nel grande magazzino che vedendoti perso davanti ai 30 tipi di corn flakes ti chiede se hai bisogno di aiuto (e tu vorresti dirgli: Sììììì!!!), alla persona che ti incrocia per la strada mentre porta il cane fuori che ti sorride e ti dice "Hi guys" (ciao ragazzi) anche in una città grande e fredda come Toronto.
3. Il verde, i parchi, i giardini, le foreste. Tutto è circondato da verde, da una natura magnifica che pare soltanto aspettarti per fasi godere.

4. Il rispetto. In autostrada nessuno supera i 110Km/h e i sorpassi avvengono in tempi biblici di qualche minuto; le strisce pedonali sono barriere, tu soltanto avvicinati alla carreggiata e le auto frenano;  ti sei perso? Nessun problema, chiedi a chiunque informazioni e ti saranno date.
5. Le opportunità. Gli annunci di lavoro, soprattutto a Toronto, sono molto abbondanti (soprattutto come infermiere); i mutui sembra che li diano piuttosto agevolmente; gran parte delle persone cambia casa più volte nella vita, quindi trovare un affitto pare non sia così difficile; la lingua: dall'inglese (comprensibile come nessun americano o britannico -non me ne vogliano- riuscirà mai) al francese del Québec (incomprensibile al di là di ogni ragionevole dubbio), qui non c'è che da scegliere.
E, sicuramente, con queste due lingue veicolari, l'80% del mondo ti si potrebbe aprire come d'incanto.

All'inizio fu un viaggio...Parte 1


Agosto 2012


Partimmo, direzione Canada, 3 settimane.
La fortuna, il caso, il karma decise per noi che il fatto che fossimo venuti a conoscenza di amici di amici di parenti che vivevano al di là dell'oceano, fosse un chiaro segno che dovessimo partire.
Fu un viaggio di esplorazione.
Volo diretto Roma-Toronto con soggiorno di qualche giorno da Emma nel suo magnifico condo (condominio) con la magnifica vista che potete ammirare nell'immagine sopra.

Qualche giorno per affacciarsi e scrutare la cosmopolita, pulsante e multiculturale Toronto, per poi andare in bus ad Ottawa da Nancy & Alan, rispettiva madre e padre di Emma. Ottawa è la capitale del Canada (sì, una sorpresa anche per noi) ma che della capitale ha mantenuto "soltanto" gli edifici amministrativi ma non certo il caos, la vita frizzante e le opportunità che sono più tipiche di Toronto o Vancouver.

I giovani definiscono Ottawa boring, cioè "noiosa" e dicono che è la città ottimale per i bambini e le famiglie. Certo non aspettatevi i locali di downtown di Toronto né le sue opportunità economiche e lavorative, ma in compenso vi offre una alta qualità di vita e la possibilità in poco tempo di raggiungere sia Toronto che il Québec.
E infatti, noleggiata un'auto, abbiamo puntato a Nord verso il Québec, l'unica Provincia francofona (o meglio, realmente bilingue) di tutto il Canada (e questa è stata la nostra seconda sorpresa: pensavamo che una parte molto più ampia del Canada parlasse il francese...).
Paragonato a Toronto, il Québec vi fa proprio sentire a casa, non dico in Italia ma certamente in Europa, complice i vasi con i fiori, i musicisti per strada, la lingua che ci accarezza al di là delle Alpi.
E quindi, via a scoprire Montréal, la città principe seconda soltanto a Toronto per numero di abitanti ospiti ancora di colleghi di lavoro di Alan.

Sosta per poco tempo e poi ancora più al Nord verso Tadoussac, microscopico paese lungo la foce di due fiumi, famoso per la presenza di balene e altri cetacei visibili tramite gli organizzatissimi whale watching. 


Dobbiamo senza dubbio dire che, nonostante l'attività meramente turistica che generalmente tendiamo di evitare, questa è stata una delle esperienza più belle mai fatte in vita nostra che ha sicuramente ripagato i km fatti per raggiungere la località.
 (Continua...)